venerdì 10 ottobre 2008

I CITTADINI ANCORA BECCHI E BASTONATI











A DESTRA IL SENATORE PARAVIA

A SINISTRA IL SENATORE CIGOLANI



La lobby finanziaria ha trovato due referenti in parlamento, appartenenti all’attuale maggioranza di governo
( senatore Cigolani di Forza Italia e senatore Paravia di Alleanza Nazionale )


che hanno inserito un emendamento nel decreto finalizzato a garantire l’impunità ai “super manager” delle grandi aziende che così, dopo aver mandato al macero le stesse, mettendo in essere acrobatiche iniziative di economia finanziaria a scapito di quella reale e produttiva, ed essersi garantiti guadagni di svariati milioni di euro, potrebbero, nel caso il decreto passi anche alla Camera cos’ì come è stato presentato e votato al Senato lo scorso 2 ottobre, continuare a farla franca e a dirigere le sorti economiche del nostro paese, con i cittadini che nel frattempo saranno chiamati dallo Stato a sborsare i soldi che loro hanno dilapidato ( della serie I POVERI TAPPANO I BUCHI CREATI DAI RICCHI E DALLE LOBBY AFFARISTICHE) in modo da ripianare i debiti delle Aziende da loro gestite.
Proprio becchi e bastonati i cittadini!
Il governo Berlusconi, Tremonti, Sacconi, Matteoli, ha firmato e presentato alle Camere questo vergognoso provvedimento salvaladri che solo la Gabbanelli ha smascherato nella sua trasmissione di Report di domenica scorsa.
Il ministro Tremonti è subito corso ai ripari minacciando le dimissioni nel caso che l’emendamento incriminato non fosse cancellato. Meglio tardi che mai! Per il futuro Tremonti farebbe meglio, prima di firmare un decreto, ad accertarsi dei suoi contenuti e delle sue ricadute ( ammesso che non l’abbia fatto, sarebbe grave, o gli sia sfuggita la cosa, sarebbe grave lostesso!).
I due parlamentari, che hanno furbescamente inserito l’emendamento salvaladri in questione, si meriterebbero una salutare lapidazione mediatica che li induca a dimettersi dagli incarichi e i gruppi di loro appartenenza, nella fattispecie Forza Italia e Alleanza Nazionale, farebbero bene a prenderne le distanze pena il loro coinvolgimento, peraltro difficilmente eludibile, visto che al Senato hanno votato il provvedimento consentendone l’approvazione.

Stiamo a vedere cosa succederà alla Camera nei prossimi giorni.

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