giovedì 14 gennaio 2010

MINZOLINI E LA SUA "STORIA DA PRENDERE CON LE MOLLE"

Autore Pancho Pardi
Ci mancava la beatificazione in diretta tv ( ieri sera ) per Bettino Craxi, ma adesso è arrivata grazie a Minzolini e al suo editoriale serale.
Siamo proprio alla definitiva occupazione mediatica per scopi piduistici.
Ancora una volta l'ineffabile direttore del TG1 ci ha ammannito una pagina di autentico giornalismo alla Voce del Padrone, arrivando a paragonare l'ex segretario del Psi, condannato, a personaggi che hanno segnato in positivo la storia del secolo scorso, come Papa Woytila.
Il tutto per poter attaccare nuovamente la magistratura, rea di compiere il proprio dovere, e quanti tra i magistrati hanno intrapreso la carriera politica.
Il motivo è chiaro: poiché Berlusconi è il frutto avvelenato di Craxi, rivalutare quest'ultimo ha uno scopo preciso a favore del premier.
A questo punto chiediamo al direttore generale della RAI di mettere a disposizione di un vero giornalista indipendente, sul TG1, lo stesso spazio di Minzolini così da riequilibrare la inverosimile faziosità del suo direttore.

sabato 9 gennaio 2010

SICUREZZA, TRASPARENZA, PREVENZIONE.


Da diversi giorni sta piovendo, il fiume si mantiene “paradossalmente e pericolosamente” basso.
Riteniamo quindi, fino a prova contraria, che le dighe si stiano riempendo. La gestione delle dighe che viene da lontano, con nessun legame con il territorio, non aspetterà mica di svuotarle quando sono piene creando così un’altra ondata di piena catastrofica?
Non sarebbe opportuno procedere a far defluire un maggior quantitativo delle acque dalle dighe nel fiume avendo l’accortezza di tenerle sotto il livello golenale e quindi evitare ondate di piena ingestibili?
Ciò anche in considerazione della tenuta degli argini che le istituzioni dichiarano compromessa e capaci, al momento, di resistere solo alla metà delle quantità di piena ordinariamente sopportata.

Il Comitato Oltreserchio e Colline Lucchesi sottolinea con forza che l’aspetto del rimborso dei danni va affrontato contestualmente alla messa in sicurezza del territorio, in tal senso ci aspettiamo che Comuni, Provincie, Regione, Stato, si siedano intorno ad un tavolo e redigano un programma di interventi da subito finanziato, al fine di impedire il ripetersi degli eventi disastrosi verificatosi, in lucchesia e nel pisano.

Il Comitato chiede inoltre trasparenza riguardo alle competenze dei vari enti sui torrenti, sul fiume, sulle dighe, insomma su tutto il sistema idraulico del territorio, a partire dalle sorgenti sino al mare. In tal senso occorre che sia reso pubblico chi è tenuto a fare e che cosa è tenuto a fare in relazione al sistema idraulico.

Occorre inoltre che sia data priorità ad investimenti per la messa in sicurezza del territorio,
( dalla Provincia di Pisa si afferma che: "Il piano dell'autorità di bacino del Serchio, che prevede tra l'altro il rafforzamento degli argini del fiume, è pronto da 4 anni ma il governo non lo ha mai finanziato…. abbiamo pronti da tempo i progetti di rafforzamento degli argini ma da quattro anni non è stato dato un euro per il piano dell'autorità di bacino e noi facciamo quello che possiamo e cioè l'ordinaria manutenzione delle zone golenali e degli argini".)
evitando che le risorse siano impiegate in settori non prioritari e quindi ponendo le premesse affinchè i disastri siano evitati e con essi interventi onerosissimi che non risolvono i problemi.
Occorre che sia contrastato il business delle emergenze a favore di una cultura della prevenzione che rispetta la persona il territorio e garantisce le attività e il sistema economico.
Anche se fare prevenzione toglie apparentemente argomenti alle campagne elettorali.
Ma ciò è dovuto nei confronti dei cittadini che sono stufi di questo andazzo.

OCL. Oltreserchio e Colline Lucchesi

martedì 5 gennaio 2010

MAI PIU' ALLUVIONI NELL'OLTRESERCHIO

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il post inviato da OCL. Oltreserchio e Colline Lucchesi:
05.01.2010
L’OLTRESERCHIO HA DIRITTO DI ESISTERE.

Non condividiamo nulla delle analisi e delle conclusioni fatte in relazione alla recente alluvione da soloni che molto hanno contribuito all’attuale situazione.

Non possiamo fare a meno di rilevare inoltre, come tanti personaggi che hanno e/o hanno avuto responsabilità nel governo del territorio, siano assolutamente incapaci di autocritica, abbiano poca memoria e tendano a scaricare le responsabilità su altri, a volte addirittura sui cittadini.

L’Oltreserchio così com’è oggi, non è piovuto dal cielo, lo sviluppo edilizio che si è verificato, peraltro ben lontano dalla concentrazione e densificazione realizzatasi in altre zone, si è realizzato negli ultimi trenta anni sulla base di previsioni urbanistiche condivise da tutte le componenti politiche e ci risulta che anche tanti ciceroni, che cinguettano qua e là, abbiano dato il loro contributo.

L’Oltreserchio ha comunque sostanzialmente sviluppato la sua vocazione residenziale nel rispetto del territorio che ancora esprime grande qualità, le qualità dell’antico paesaggio lucchese, altrove, spesso, degradate e cancellate dall’eccessiva cementificazione.

Ciò premesso, l’Oltreserchio rivendica lo stesso diritto di essere posto in sicurezza, rispetto al rischio idraulico,garantito alle altre zone del Comune di Lucca.
L’Idea che l’Oltreserchio debba costituire la cassa di espansione del Serchio è un’idea malsana e vergognosa. I tempi non sono più quelli di cento anni fa, anche se qualcuno sembra pensarla diversamente.

Rileviamo anche che nelle aree golenali, nel tempo, è stato realizzato di tutto e di più, e molte sono state le iniziative prese per la loro conferma e messa in sicurezza; a maggior ragione questo deve avvenire per il territorio dell’Oltreserchio.

Ci sono personaggi che oggi si ergono a giudici, spesso colpevolizzando la popolazione, personaggi che hanno memoria corta, personaggi che hanno voluto l’insediamento di attrezzature scolastiche, come la scuola media ed elementare Custer de Nobili, in una delle aree più a rischio del bacino del Serchio, circondata da tre casse di espansione pensili rispetto alla stessa, con ulteriore sviluppo edilizio “compensativo”dell’area in questione. Queste sono le localizzazioni e gli interventi che dovevano essere evitati, è inutile predicare ora dopo aver razzolato male.

Che fare? Partiamo dalla constatazione illuminante del cittadino di S.Maria a Colle sul fatto che storicamente gli argini del Serchio hanno sempre saputo affrontare le piene, anche peggiori ,del Serchio, mentre negli ultimi dieci anni gli stessi argini hanno ceduto ben due volte. Come è stato possibile ciò? Fatalità o mancanza di professionalità, di manutenzione, di volontà politica?

Constatiamo che da tempo sono stati attivati organismi, strutture e sovrastrutture che hanno studiato la regimazione del territorio ed elaborato strategie di gestione del fiume Serchio; buona cosa certamente, ma dobbiamo altresì rilevare che progressivamente è venuta meno un’opera continuativa, puntuale ed efficace di manutenzione e di controllo delle arginature e dell’area golenale.

La popolazione dell’Oltreserchio chiede che gli enti competenti e responsabili , si impegnino pubblicamente a mettere in sicurezza l’Oltreserchio, programmando interventi di rinforzo e di sopraelevazione degli argini in tempi brevissimi, che sia attivato da subito un controllo, un monitoraggio e una manutenzione continua delle arginature esistenti, che sia approvato un regolamento di utilizzo dei terreni golenali che garantisca il massimo rispetto nei confronti delle arginature esistenti .

Nell’eventualità di una disgraziata futura piena occorre che la popolazione sia informata su come comportarsi, occorre costituire una rete territoriale in grado di allertare in tempo reale i cittadini, anche tramite l’utilizzo di supporti informatici e segnalazioni sonore di allarme graduate secondo i vari livelli di rischio.

Chiediamo inoltre che nell’ambito della rifunzionalizzazione dell’ex ospedale psichiatrico sia prevista la ricollocazione in tale area delle attrezzature scolastiche e collettive ora situate in zona a rischio, così come dichiarate dall’Autorità di Bacino.
La recente alluvione, solo per un puro caso non ha provocato vittime. La popolazione è stata duramente messa alla prova e si aspetta fatti, non discorsi, sia per quanto riguarda l’aspetto dei danni subiti attraverso un adeguato risarcimento, sia per quanto riguarda la sicurezza in relazione ad eventi quali quelli verificatesi.

OCL.Oltreserchio e Colline Lucchesi