lunedì 12 maggio 2008

CHIAREZZA SULLE FOGNE!




SULLE FOGNE NELL’OLTRESERCHIO MANCA CHIAREZZA E TRASPARENZA

I cittadini dell’Oltreserchio, in relazione ai recenti contraddittori interventi sulla stampa, chiedono chiarezza sulle fognature che aspettano da decenni.
Qualche anno fa l’amministrazione Fazzi presentò in circoscrizione il progetto del collettore che doveva raccogliere i liquami e conferirli al depuratore di S.Iacopo nel pisano.
In tale occasione furono descritti i vari lotti di intervento e l’impressione fu quella che si era in dirittura di arrivo, per la risoluzione del problema, essendo finalmente stati trovati tutti gli accordi necessari, compresi i finanziamenti.
Da quella riunione sono ormai passati diversi anni. La realizzazione degli interventi previsti, dopo aver visto la realizzazione di parte del primo lotto su Nozzano, sono stati interrotti.
I cittadini sono delusi ed amareggiati per questa situazione ed anche un po’ sconcertati dall’informazione contraddittoria che ricevono, informazione che sembra restituire notizie su procedure alternative al progetto originario e quindi un ricominciare di nuovo da zero per le fognature nell’Oltreserchio.
Dagli ultimi interventi sulla stampa deduciamo che il conferimento a S.Iacopo dei liquami sarebbe procastinato e nel frattempo verrebbe realizzato un impianto sperimentale di fitodepurazione nella zona di Nozzano, seguito da altri nel caso dasse risultati positivi, in modo da raccogliere i liquami di tutto l’Oltreserchio.
Si dice anche che le procedure saranno complesse e che occorreranno diversi anni per realizzare tutto ciò, ammesso che tutto fili liscio.
Si dice anche, ma via via sempre più piano, che comunque si tratta di una soluzione provvisoria in attesa della disponibilità del depuratore di S.Iacopo.
Quello che traspare è un cambio di paradigma rispetto a quanto sinora detto e illustrato in relazione alla risoluzione del problema fognature nell’Oltreserchio.
A questo punto i cittadini dell’Oltreserchio sono veramente sconcertati e chiedono al Sindaco Favilla:
1°) se il conferimento dei liquami al depuratore di S.Iacopo e il relativo progetto predisposto, che aveva visto l’accordo di tutti gli enti competenti e il consenso della popolazione, è stato accantonato e non esiste più;
2°) se sono state attivate le necessarie procedure e il coordinamento sovracomunale e interprovinciale per la risoluzione della questione che riveste problematiche di area vasta ( acqua e tutela del territorio ), anche in riferimento all’effettiva disponibilità del depuratore di S.Iacopo e al reperimento delle risorse finanziarie;
3°) dove sta la coerenza nelle dichiarazioni riportate sulla stampa, da parte degli addetti ai lavori, secondo cui gli impianti di fitodepurazione, che richiederanno diversi anni per essere realizzati ( previa verifica della loro adeguatezza ) costituiranno una soluzione provvisoria in attesa del conferimento al depuratore di S.Iacopo;
4°) se i due progetti, quello incardinato sugli impianti di fitodepurazione ( se si riveleranno adeguati ) e quello che prevede il conferimento dei liquami a S.Iacopo, sono compatibili e integrabili tra loro;
5°) se è stata valutata la compatibilità di tali impianti di fitodepurazione in un territorio ripetutamente soggetto ad allagamenti;
6°) se è stato valutato il rischio di porre in essere interventi non risolutivi che invece di portare alla soluzione più rapida del problema, contribuiscono a rimandare alle calende greche tale risoluzione e a sprecare soldi.


Ocl.Oltreserchioecollinelucchesi

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