domenica 26 aprile 2009

ABRUZZO: SOTTOVALUTAZIONE TERREMOTO

Dopo la tragedia di San Giuliano di Puglia e la legge che ne è seguita, nessun intervento preventivo è stato fatto in una delle zone notoriamente a più alto rischio sismico d'Italia.
Nulla in fatto di esercitazioni, preparazioni di luoghi attrezzati per una tendopoli, nulla per qualsivoglia emergenza.
Le istituzioni abruzzesi avevano ottenuto che la commissione grandi rischi si riunisse per fare il punto della situazione dopo mesi in cui incessantemente si erano ripetute centinaia di scosse sismiche e dove alcuni scienziati e tecnici “non omologati”avvertivano dell’imminenza di una scossa sismica importante che poteva causare seri danni alle cose e alla popolazione; tale riunione è avvenuta pochi giorni prima del verificarsi della scossa disastrosa e si è conclusa con un “ state tutti tranquilli, non c’è nessun pericolo “, la gente è stata invitata a rimanere nelle case.

La cosa paradossale, vergognosa, irresponsabile, è che questionando su di una zona tra le più pericolose del l’Italia dal punto di vista sismico e in presenza di ripetute scosse protrattesi per mesi non si è organizzato un presidio di pronto intervento, non si sono fatte esercitazioni di evacuazione e di comportamento in caso di sisma importante, non si sono individuati i punti di raccolta, non sono state date informazioni alla gente che ha ricevuto solo assicurazioni che nulla di grave sarebbe successo per cui doveva stare tranquilla.
Il tentativo, nella trasmissione di Santoro, di una rappresentante della protezione civile che ha dichiarato che non aveva senso organizzare presidi di pronto intervento poiché essendo tutta l’italia a rischio sismico, il terremoto poteva avvenire dovunque e quindi era impensabile concentrare mezzi e soccorsi in una specifica zona è stata un’affermazione irresponsabile perché non prendeva atto della particolarità abruzzese che da mesi era appunto oggetto di ripetute scosse.
Quale altra parte d’Italia poteva paragonarsi in quel momento all’Abruzzo?
Una colpevole enorme sottovalutazione della situazione da parte del Governo e della Protezione Civile si è compiuta sul caso Abruzzo.
Un esempio emblematico: i soccorritori della protezione civile, animati da grande coraggio e impegno, si sono trovati in difficoltà circa la localizzazione delle aree di intervento poichè non potevano fare affidamento neanche su uno stradario ( NON ESISTEVA !) e quindi non erano nemmeno in grado di individuare le vie da dove provenivano richieste di soccorso!

Su ciò è stato steso un velo di silenzio da parte del Governo, aiutato dall’opposizione, solo l’Italia dei Valori con Di Pietro ha denunciato la situazione e i mass media generalisti e privati lo hanno relegato in un angolo cercando di screditarlo.

Nessun commento: