martedì 5 gennaio 2010

MAI PIU' ALLUVIONI NELL'OLTRESERCHIO

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il post inviato da OCL. Oltreserchio e Colline Lucchesi:
05.01.2010
L’OLTRESERCHIO HA DIRITTO DI ESISTERE.

Non condividiamo nulla delle analisi e delle conclusioni fatte in relazione alla recente alluvione da soloni che molto hanno contribuito all’attuale situazione.

Non possiamo fare a meno di rilevare inoltre, come tanti personaggi che hanno e/o hanno avuto responsabilità nel governo del territorio, siano assolutamente incapaci di autocritica, abbiano poca memoria e tendano a scaricare le responsabilità su altri, a volte addirittura sui cittadini.

L’Oltreserchio così com’è oggi, non è piovuto dal cielo, lo sviluppo edilizio che si è verificato, peraltro ben lontano dalla concentrazione e densificazione realizzatasi in altre zone, si è realizzato negli ultimi trenta anni sulla base di previsioni urbanistiche condivise da tutte le componenti politiche e ci risulta che anche tanti ciceroni, che cinguettano qua e là, abbiano dato il loro contributo.

L’Oltreserchio ha comunque sostanzialmente sviluppato la sua vocazione residenziale nel rispetto del territorio che ancora esprime grande qualità, le qualità dell’antico paesaggio lucchese, altrove, spesso, degradate e cancellate dall’eccessiva cementificazione.

Ciò premesso, l’Oltreserchio rivendica lo stesso diritto di essere posto in sicurezza, rispetto al rischio idraulico,garantito alle altre zone del Comune di Lucca.
L’Idea che l’Oltreserchio debba costituire la cassa di espansione del Serchio è un’idea malsana e vergognosa. I tempi non sono più quelli di cento anni fa, anche se qualcuno sembra pensarla diversamente.

Rileviamo anche che nelle aree golenali, nel tempo, è stato realizzato di tutto e di più, e molte sono state le iniziative prese per la loro conferma e messa in sicurezza; a maggior ragione questo deve avvenire per il territorio dell’Oltreserchio.

Ci sono personaggi che oggi si ergono a giudici, spesso colpevolizzando la popolazione, personaggi che hanno memoria corta, personaggi che hanno voluto l’insediamento di attrezzature scolastiche, come la scuola media ed elementare Custer de Nobili, in una delle aree più a rischio del bacino del Serchio, circondata da tre casse di espansione pensili rispetto alla stessa, con ulteriore sviluppo edilizio “compensativo”dell’area in questione. Queste sono le localizzazioni e gli interventi che dovevano essere evitati, è inutile predicare ora dopo aver razzolato male.

Che fare? Partiamo dalla constatazione illuminante del cittadino di S.Maria a Colle sul fatto che storicamente gli argini del Serchio hanno sempre saputo affrontare le piene, anche peggiori ,del Serchio, mentre negli ultimi dieci anni gli stessi argini hanno ceduto ben due volte. Come è stato possibile ciò? Fatalità o mancanza di professionalità, di manutenzione, di volontà politica?

Constatiamo che da tempo sono stati attivati organismi, strutture e sovrastrutture che hanno studiato la regimazione del territorio ed elaborato strategie di gestione del fiume Serchio; buona cosa certamente, ma dobbiamo altresì rilevare che progressivamente è venuta meno un’opera continuativa, puntuale ed efficace di manutenzione e di controllo delle arginature e dell’area golenale.

La popolazione dell’Oltreserchio chiede che gli enti competenti e responsabili , si impegnino pubblicamente a mettere in sicurezza l’Oltreserchio, programmando interventi di rinforzo e di sopraelevazione degli argini in tempi brevissimi, che sia attivato da subito un controllo, un monitoraggio e una manutenzione continua delle arginature esistenti, che sia approvato un regolamento di utilizzo dei terreni golenali che garantisca il massimo rispetto nei confronti delle arginature esistenti .

Nell’eventualità di una disgraziata futura piena occorre che la popolazione sia informata su come comportarsi, occorre costituire una rete territoriale in grado di allertare in tempo reale i cittadini, anche tramite l’utilizzo di supporti informatici e segnalazioni sonore di allarme graduate secondo i vari livelli di rischio.

Chiediamo inoltre che nell’ambito della rifunzionalizzazione dell’ex ospedale psichiatrico sia prevista la ricollocazione in tale area delle attrezzature scolastiche e collettive ora situate in zona a rischio, così come dichiarate dall’Autorità di Bacino.
La recente alluvione, solo per un puro caso non ha provocato vittime. La popolazione è stata duramente messa alla prova e si aspetta fatti, non discorsi, sia per quanto riguarda l’aspetto dei danni subiti attraverso un adeguato risarcimento, sia per quanto riguarda la sicurezza in relazione ad eventi quali quelli verificatesi.

OCL.Oltreserchio e Colline Lucchesi

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