venerdì 27 marzo 2009

E VENNE IL PIUSS ?



Lo strumento PIUSS è sicuramente un' occasione importante per recuperare qualità e identità della Città.
Contiene peraltro, potenzialmente, elementi di estrema pericolosità se utilizzato come cavallo di Troia per far passare operazioni altrimenti impossibili, operazioni in passato già rifiutate dai lucchesi, non congruenti con la necessaria tutela e salvaguardia insita nel concetto di restauro, categoria a cui ci si riferisce per far andare a buon fine l’ utilizzo dello strumento PIUSS a Lucca.
Se alcuni interventi proposti dal PIUSS sono apprezzabili, altri meritano approfondimenti, mentre alcuni sono, a nostro avviso profondamente sbagliati, perché estranei alla dimensione spazio temporale della Città antica così come si è andata configurando e storicizzando.
L’idea di recuperare il Palazzo Ducale esclusivamente a fini istituzionali e museali ci trova concordi; la caserma dei carabinieri potrebbe trovare una allocazione diversa, per esempio nella ex Manifattura Tabacchi, mentre nell’edificio di Cortile degli Svizzeri potrebbero essere ospitati gli uffici della Provincia.
L’ex Manifattura Tabacchi potrebbe anche ospitare un consistente nucleo residenziale, particolarmente rivolto alle giovani coppie con figli, compresi asilo nido e scuola materna. Ciò sarebbe un sostegno importante a favore della residenza in Lucca Dentro, invertendo l’attuale tendenza che vede la Città abbandonata dai Lucchesi, con conseguente perdita della propria identità. L’ex manifattura potrebbe anche ospitare un moderno e capiente auditorium.
Buona l’idea della riapertura di Via dei Tabacchi e il collegamento delle piazze comprese nell’area PIUSS.
Ci lasciano perplessi le operazioni prospettate per Piazzale Verdi. Recuperare l’anfiteatro Nottoliniano in chiave moderna non appare giustificato per come tale luogo si è andato storicizzando; gli aspetti positivi di tale operazione, a nostro giudizio, sarebbero estremamente minori rispetto a quelli negativi. La cosa migliore sarebbe, a nostro avviso, recuperare l’alberata piazza con il monumentale obelisco, dandogli un aspetto dignitoso con una intelligente progettazione dell’arredo urbano. D’altra parte lo spostamento del capolinea dei mezzi pubblici da Piazzale Verdi alla Stazione, non appare realizzabile per mancanza di spazio (se c'è si dica dov'è), in un luogo che già ora risulta congestionato. A meno che non si intenda recuperare lo spazio mancante negli Spalti ( d’altra parte l’appetito vien mangiando). In tal senso chiediamo che il capolinea dei mezzi pubblici rimanga in Piazzale Verdi o, magari, sia spostiato al parcheggio Palatucci una volta potenziato con un ulteriore piano interrato.
Chiediamo anche che non sia accantonato il progetto della rotonda davanti a Porta S.Anna, mentre deve assolutamente essere cancellata qualsiasi previsione di realizzare un parcheggio interrato negli Spalti, un progetto che come altri, periodicamente riemerge dalle ceneri che, per il suo carattere di irreversibilità, cancellerebbe definitivamente l’unicità della Città di Lucca che vede le Mura e gli Spalti indissolubilmente legati tra loro, meritevoli di una tutela assoluta e di un restauro scientifico; tra l'altro, rispetto al 1985, quando con i progetti FIO emerse l'idea di fare i parcheggi negli Spalti, poi franata sotto la protesta dei cittadini lucchesi, oggi, in prossimità e però al di là di quegli Spalti, allora candidati al sacrificio, esistono due grandi parcheggi a raso che allora non esistevano. Se necessario potrebbero essere raddoppiati attraverso la realizzazione di un piano interrato, prevedendo inoltre servizi agli utenti e adeguati collegamenti con il Centro.
Ci preme lanciare un appello per l’uso sbagliato che si sta facendo degli Spalti, di volta in volta utilizzati come percorso di ciclocross o spazio dove allocare i comics. Tali usi impropri stanno lasciando dei segni praticamente indelebili poiché il ripristino dei luoghi utilizzati per tali manifestazioni di fatto non avviene con la conseguenza che l’ immagine del monumento, icona di Lucca nel mondo, si sta gravemente deteriorando.
Tra l’altro si potrebbero configurare dei veri e propri reati per danni ambientali e omissioni di atti.
Il ciclocross può essere allocato nel parco fluviale e i comics potrebbero essere ospitati nello stadio del Porta Elisa e in contenitori pubblici. Il Porta Elisa potrebbe convenientemente ospitare anche le manifestazione del summer festival, una volta realizzata la cittadella dello sport che finalmente doterebbe Lucca di tutte quelle attrezzature che le mancano, a cominciare dalla piscina e altre attrezzature sportive, compreso lo stadio. Naturalmente alle obiezioni dell’affare procurato ai privati potrebbero ragionevolmente opporsi adeguate convenzioni a tempo illimitato che garantissero condizioni agevolate di utilizzo degli impianti per i cittadini lucchesi.
27.01.2009
Patrick Geddes

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